Mester di clero

Mester di clero

La Mester del clero, è una scuola letteraria coltivata in Spagna durante il XIII e XIV da chierici e poeti con ampie secoli di formazione culturale. Diversamente mastersinger, il Mester del clero noto per il suo carattere di culto, graduale abbandono di anonimato, perfezione formale (pista telaio, versi alessandrini, la rima) e l'uso di dispositivi retorici (metafore, similitudini, allegorie, etc. ).

Queste composizioni poetiche hanno solitamente una linea narrativa e uno scopo didattico o indottrinante. Anche se dominata da questioni religiose e morali, ci sono anche romantico, storico-mitica, epica e personaggio umoristico. Queste poesie venivano talvolta lette negli auditorium davanti a un pubblico privilegiato.

Mester del clero segna una tappa importante nell'evoluzione del castigliano, come il clero, che fino ad allora è venuto a scrivere in latino, si è optato per la storia d'amore (castigliano medievale) poiché la maggior parte della gente non capisce il latino. In realtà, Gonzalo de Berceo, l'esponente più importante della Mester del clero, è considerato il primo poeta a comporre in castigliano. Come nota a margine, in questo momento (1215 in particolare), il romanticismo è stato riconosciuto anche dalla Chiesa nel Concilio Lateranense IV, quando accettato come mezzo di catechesi.

Alcune importanti opere del mester del clero

Libro di Alexandre, anonimo
Libro di Apollonio, anonimo
Poesia di Fernán González, anonimo
La vita di San Domingo de Silos, Berceo
La vita di San Millán de la Cogolla, Berceo
Miracoli delle nostre signore, Berceo
Libro di buon amore, Juan Ruiz, Arciprete di Hita
Rimado de Palacio, Ma Lopez de Ayala

Questo frammento di Libro di Alexandre riassume alcune delle caratteristiche del mester del clero:

"Signori, se (volete) il mio servizio per accendere,
Vorrei che tu fossi il mio mester:
si svuota di quello che conosci omne long seer,
Altrimenti, potrei essere colpevole di cadere.

Mester trayo fermoso, non di joglería;
Mester è senza peccato, qua è il clero:
parlare rima rotta dalla quarderna via,
per contare le sillabe, che è la padronanza di concessione.

Voglio sentire quello che voglio, a mio parere,
vieni da me conforto, a capo concedi piacere;
imparerà buone azioni che sa come ritrattare;
aver-lo-an per questo molti a scopare
".