Quinto chakra o chakra della gola (Vishuddha)

Quinto chakra o chakra della gola (Vishuddha)

Elemento: Ether

Colore: azzurro / blu acquamarina

Senso: l'orecchio

Espressione mentale / spirituale: verità dell'essere, espressione, creatività, voce interiore

Espressione corporea: ghiandola tiroidea, gola, collo, bocca, denti, mascella, orecchie, esofago, parte superiore dei polmoni, braccia.

Essendo il primo dei nostri chakra spirituali, il quinto chakra, noto anche come chakra della gola o Vishuddha, è in sintonia con il nostro essere metafisico e universale.

Blu chiaro o blu turchese, e situato nella gola, è collegato all'elemento etere, che compone gli elementi precedenti (terra, acqua, fuoco e aria). Secondo la scienza yogica, l'etere è il mezzo di comunicazione dei diversi livelli di esistenza, cioè il suono, così come la voce dell'assoluto. Vishuddha significa nella purificazione sanscrita e si riferisce ad uno sguardo più chiaro (insieme ad una purificazione del corpo e dell'anima) che ci avvicina alla verità del nostro essere universale, gioia e armonia incondizionate.

Il quinto chakra è anche associato al senso dell'udito. Questo spiega l'importanza di imparare ad ascoltare quella voce interiore che trascende il nostro senso di individualità e che ci mostra la nostra strada nella vita. Il quinto chakra è il centro energetico dell'espressione del nostro essere puro, della creatività e della comunicazione che sorgono quando siamo in contatto con gli altri chakra e l'universo.

È, oltre alla capacità di espressione della parola parlata e delle altre forme di linguaggio che possediamo (corporale, simbolico, scritto, artistico), la verità di quella parola. Questo chakra consente, insieme alla fluidità e alla naturalezza dell'espressione, di trovare il nostro essere più autentico: la nostra verità.

Quando ciò accade, abbiamo una maggiore chiarezza su quale sia il nostro percorso e il nostro dovere nella vita (dharma) e percepiamo chiaramente una conoscenza intuitiva che guida, ispira, conforta e ci connette con il tutto.

In questo senso, e diversamente dal terzo chakra, questa energia attiva è più connessa alla trascendenza che al senso di individualità, necessario anche per un io sano ma appartenente a un livello inferiore di coscienza. L'espressività è facilitata meno come una forma di autoaffermazione o influenza nell'ambiente, piuttosto che come un modo per lasciare andare l'ego e entrare in connessione con il nostro essere universale.

Proprio per questa ragione, la creatività appartiene al quinto chakra, perché implica una forma di coscienza elevata, dove c'è una momentanea trascendenza dell'ego e dove l'esistenza agisce attraverso di noi. L'ispirazione che ci muove attraverso la bellezza, ci riempie di vita e ci spinge alla creazione, nuove idee e imprese, scorci di diverse possibilità, la necessità di esprimere il nostro mondo interiore, di vivere solo nel presente, sono legato al risveglio di questa energia.

Il quinto chakra ci aiuta ad avere una connessione tra il nostro essere fisico e metafisico.

Ci aiuta a diventare più consapevoli di noi stessi, della natura olistica del nostro essere e ad osservare la nostra mente, le emozioni, gli atti, le parole e i principi della vita. Questo centro energetico ci aiuta a conoscere noi stessi in modo tale da poter contrastare le nostre tendenze mentali, fisiche o emotive che ci squilibrano, sempre a favore della coscienza cosmica.

Questa chiarezza ci permette anche di essere in contatto con la nostra anima (quella parte di noi che è sacra e possiede una conoscenza cosmica) e in questo modo capiamo meglio ciò che vogliamo. Questa capacità di percepire lucidamente e senza pregiudizi, attaccamenti o rifiuti dell'ego (o della nostra storia personale), ci permette di guardare noi stessi, cambiare i modelli di pensiero che ci allontanano dal nostro equilibrio spirituale e dalla nostra realizzazione e qualche volta persino interrogare completamente le credenze e i sistemi di valori che hanno modellato la nostra vita e identità.

Cominciamo così a vivere su un piano più sottile, con maggiore onestà verso noi stessi e ciò che mostriamo di noi, un'attenzione permanente che ci fissa al momento presente e ci consente di essere radicati ma aperti all'ambiente, alla creazione, alla bellezza e alla saggezza. Questo livello di coscienza che lo yoga identifica come superiore, ci porta ad avere un approccio filosofico e spirituale all'esistenza.

Il quinto chakra implica una purificazione del nostro sguardo, che spesso ci porta ad essere critici ma senza chiusura: l'originalità del nostro sguardo non può portare a una ribellione che diventa un dogma. Precisamente, una qualità di questa energia è l'assenza di pregiudizi, per i quali i dogmi sono una forma di stagnazione che impedisce lo sviluppo.

Il Vishuddha chakra è una curiosa miscela tra una crescita permanente e una totale fiducia in ciò che si è e nell'ispirazione del momento, sapendo che siamo parte di un infinito e che siamo ancora imperfetti. Ci amiamo e accettiamo come siamo e dove siamo, perché da qui possiamo anche entrare in contatto ed esprimere la nostra vera essenza. Siamo interessati ad ascoltare, vedere e imparare, perché possiamo imparare in modo permanente da tutte le situazioni, persone, forme di conoscenza, religioni o culture.

La capacità di aprirci a diverse visioni del mondo, di avere un aspetto autentico e una posizione indipendente rispetto a convinzioni e convinzioni condivise, e la creatività che implica l'azione al di fuori delle paure, dei pensieri o dei pregiudizi dell'ego fanno parte di questo chakra. Anche la danza, la musica, il canto, la pittura e gli esercizi di scrittura per far emergere la creatività sono un modo meraviglioso per entrare in contatto con il sacro.